Vitamina B, una protezione per il cervello

Vitamina B, ovvero vitamine del gruppo B: una protezione per il cervello?

Non solo la B3, ma B6, B9 (folato) e B12 sono fondamentali per le funzioni cognitive e per il buon assetto neurologico.

Vitamina B3 o  niacina per rallentare l’invecchiamento cerebrale

Quando parliamo di protezione del cervello, intendiamo anche il rallentamento dell’invecchiamento cerebrale.

La vitamina B3, che comprende sia l’acido nicotinico (niacina) che la nicotinammide (niacinamide), è una vitamina idrosolubile essenziale per il nostro organismo.

Il nicotinamide riboside (NR) è un oligonutriente precursore del nicotinamide adenina dinucleotide (NAD+): esso diminuisce con l’età.

E aumentarlo ha forte impatto anche sulla nostra giovinezza e sulla resilienza alle malattie. Teniamo conto che già verso i 60 anni il NAD potrebbe essere esaurito del 50% e che a 80 anni non c’è quasi più.

La ricerca mostra come, aumentando i livelli di NAD+,  si possa contribuire a rallentare l’invecchiamento cerebrale. E prevenire le malattie neurodegenerative.

In generale, l’invecchiamento e la disfunzione metabolica portano a una deplezione di NAD all’interno delle cellule.

Perciò, un supplemento di vitamina B3 si rivela prezioso se non essenziale per il nostro cervello e la sua protezione.

Omocisteina, un nemico potenziale  che le vitamine aiutano a gestire

L’omocisteina è un aminoacido, ovvero un componente delle proteine, presente in piccole quantità nel corpo umano. Deriva dal metabolismo di un altro aminoacido essenziale, la metionina, che introduciamo con l’alimentazione (soprattutto carne, uova, latte e legumi). L’omocisteina viene poi trasformata in altre sostanze utili grazie all’azione di enzimi e vitamine, in particolare vitamine del gruppo B.

livelli elevati possono essere associati a problemi di salute.

 

L’omocisteina è fra i fattori che provocano atrofia cerebrale, deterioramento cognitivo e demenza. Il corpo può eliminare l’omocisteina a condizione che si assumano sufficienti quantità di B6, B9 e B12.

Negli anziani, il deterioramento cognitivo e la demenza incidente possono essere correlati all’elevata prevalenza di uno stato inadeguato di vitamina B e all’aumento dell’omocisteina plasmatica.

Una ricerca esemplare

Una ricerca pubblicata su PLOS One ha confrontato l’atrofia cerebrale nei partecipanti che assumevano acido folico (0,8 mg al giorno), vitamina B12 (0,5 mg al giorno) e vitamina B6 (20 mg al giorno) per 24 mesi con quella nei pazienti che assumevano un placebo.

Coloro che assumevano vitamine del gruppo B avevano un tasso inferiore di atrofia cerebrale all’anno – lo 0,76% – rispetto a coloro che non le assumevano, che avevano un tasso di atrofia dell’1,08%. Secondo i ricercatori, “Il tasso accelerato di atrofia cerebrale negli anziani con lieve deterioramento cognitivo può essere rallentato dal trattamento con vitamine del gruppo B che abbassano l’omocisteina”.

Vitamina B, una protezione per il cervello e per il morbo di Alzheimer?

Uno studio del 2013 ha anche dimostrato che le vitamine del gruppo B rallentano la crescita cerebrale. restringimento delle regioni cerebrali note per essere più gravemente colpite dal morbo di Alzheimer e associate al declino cognitivo.

Al pari, vi sono studi che l’oligoelemento NR, aumentando il NAD+, potrebbe contribuire a prevenire il morbo di Alzheimer.

In uno studio fatto su 22 anziani e pubblicato sulla rivista Aging Cell, Martens e colleghi hanno scoperto che l’integrazione di NR aumenta i livelli di NAD+ e riduce i biomarcatori di neurodegenerazione nelle vescicole extracellulari plasmatiche arricchite di origine neuronale.

Sebbene non disponiamo di prove dirette -ha detto Martens–  i risultati del nostro studio suggeriscono che sta avendo un effetto sul cervello e che sta anche modificando il metabolismo di percorsi molecolari noti per essere coinvolti nella malattia di Alzheimer. “… Ciò che è davvero interessante è che abbiamo anche riscontrato cambiamenti in marcatori più consolidati della malattia di Alzheimer (ad esempio, la beta-amiloide) dopo l’assunzione dell’integratore.”

Vitamina B: un fattore di protezione del cervello che non si trae solo dagli alimenti

La vitamina B6 si trova in banane e avocado.

I folati o vitamina B9 si trovano in spinaci, broccoli, avocado e asparagi.

Gli alimenti ricchi di vitamina B12 includono fegato di manzo nutrito con erba, trota iridea selvatica e salmone rosso selvatico.

Teniamo conto che la carne da allevamento intensivo non contiene vitamina B12, perché gli animali non sono più nutriti con erba.

Anche la B3 si trova nella carne di animali grass fed e nei funghi, oltre che nel superfood avocado.

Ma che tipo di cibo abbiamo sulle nostre tavole oggi? I valori nutrizionali dei nostri cibi si sono notevolmente impoveriti.

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Importante sottolineare la metilcobalamina, che è la forma naturalmente presente negli alimenti, è più assorbibile e il corpo la trattiene in quantità maggiori rispetto alla cianocobalamina, la forma di B12 presente nella maggior parte degli integratori.