Noi viviamo grazie alla produzione di energia, che avviene nelle nostre cellule.
Da lì, parte il processo degenerativo che sfocia in patologia. E il segreto della salute è proprio lì, nei mitocondri, i piccoli organelli che producono energia per la vita.
Il processo metabolico è un vero e proprio processo di combustione, in cui i nutrienti vengono “bruciati” grazie all’ossigeno, con il fine di produrre ATP (Adenosin trifosfato), ovvero il carburante dell’organismo.
Il motore delle cellule sono i mitocondri: piccoli organelli distribuiti in tutto il citoplasma. E il segreto della salute è proprio preservare la funzionalità e la respirazione dei mitocondri.
Fornire loro materia di buona qualità e consentire che alle cellule arrivi l’ossigeno necessario è il primo passo per prevenire la malattia e garantire la salute.
Anche perché da essi viene il DNA mitocondriale che trasmettiamo alla prole per linea materna.
Sanare i mitocondri per evitare malattie degenerative
Il nostro patrimonio genetico è racchiuso nel nucleo della cellula. Una piccola quantità di DNA è presente nei mitocondri.
Ma sappiamo che l’espressione dei nostri geni dipende in gran parte dall’ambiente: per esprimersi, l’informazione genica ha bisogno di energia ed essa viene fornita dall’ATP prodotta dai mitocondri. Il carburante ATP viene anche utilizzata per la trascrizione dell’informazione genetica nell’RNA e per consentire la produzione di proteine vitali per il nostro organismo.
Il segreto della salute è quindi preservare la funzione dei mitocondri, al fine di evitare degenerazioni patologiche.
Perché il segreto della salute sono i mitocondri?
Un adulto in media –con un fabbisogno giornaliero di 2.500 Kcal, produce in 24 h circa 100 kg di ATP, di cui 35 sono consumati solo dal cervello.
È proprio il declino della funzione mitocondriale, la maggiore causa di morte delle cellule e invecchiamento: non è un caso se malattie degenerative come il Parkinson, l’Alzheimer e sindromi come l’autismo sono in aumento.
L’aria che respiriamo e il cibo che mangiamo, la materia prima che consente ai mitocondri di produrre ATP, sono infatti deteriorate.
Ossigeno dall’aria e nutrienti dal cibo: ma che aria respiriamo? E che cibo mangiamo?
L’emoglobina prende ossigeno nei polmoni, lo trasporta nel sangue e lo rilascia nel citoplasma cellulare dove diffonde dei mitocondri. Essi utilizzano l’ossigeno per bruciare i nutrienti: zuccheri, proteine, lipidi, digeriti e trasformati per essere rilasciati nelle cellule. Nella combustione si producono acqua, anidride carbonica e ammoniaca-urea, eliminati dal nostro organismo.
Al pari, il processo metabolico porta alla creazione di scorie, come acidi e radicali dell’ossigeno: queste scorie, se non neutralizzate ed eccessive, portano al cosiddetto stress ossidativo che compromette la funzione mitocondriale.
Il segreto della salute: sanare i mitocondri per evitare le patologie degenerative
Favorire la respirazione dei mitocondri, evitare lo stress ossidativo, introdurre cibo sano nel corpo e depurare l’organismo sono tutti fattori che aiutano a prevenire la degenerazione e lo squilibrio chiamato malattia.
I mitocondri sono presenti in tutti i tessuti: più spesso però interessano il muscolo e il cervello, particolarmente energivori.
Da ciò deriva la definizione delle malattie mitocondriali come encefalo-miopatie mitocondriali. Esse sono accomunate da un deficit del metabolismo: in gergo scientifico, questo è chiamato deficit della fosforilazione ossidativa.
I danni in infanzia ed età adulta: ecco perché occorre partire dai mitocondri
Disfunzioni endocrine come diabete mellito, ma anche sordità ed encefalopatia progressiva; o ancora bassa statura, danni renali, sono manifestazioni cliniche del danno mitocondriale.
Nei neonati le malattie mitocondriali possono manifestarsi come gravi anemie, disfunzioni pancreatiche (sindrome di Pearson), gravi miopatie definite come la “sindrome del bambino flaccido”, disfunzioni epato renali.
Nell’età adulta, i sintomi più ricorrenti della disfunzione mitocondriale sono l’intolleranza allo sforzo, la debolezza, i dolori muscolari dopo l’esercizio fisico spesso sotto forma di crampi. Spesso sono presenti disturbi della motilità oculare.
CELLFOOD: migliorare il metabolismo respiratorio delle cellule
Il segreto della salute, come abbiamo detto, è tenere sani i mitocondri.
Sul mercato, da oltre 50 anni, c’è un prodotto in grado di fornire alle cellule ossigeno on demand e di migliorare il metabolismo respiratorio.
Sono ormai decine gli studi clinici che confermano la capacità di CELLFOOD di contrastare lo stress ossidativo e di inibire l’attivazione del fattore ipossico HIF-1.
Fra gli istituti universitari che hanno compiuto ricerche su CELLFOOD figurano:
Unità mieloma, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano; Dipartimento di Morfologia Umana e scienze biomediche– Città Studi, Università degli studi di Milano; Laboratorio clinico di biologia cardiovascolare, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano.
CELLFOOD svolge inoltre un ruolo centrale nella normalizzazione di catene respiratorie mitocondriali compromesse.