CELLFOOD è un sistema colloidale in fase disperdente acquosa, la cui fase polidispersa è
costituita da solfato di deuterio in soluzione e da una miscela complessa di 17 amminoacidi, 34
enzimi e 78 minerali in tracce e da solfato di deuterio.
[Un colloide è una sostanza che si trova in uno stato finemente disperso, intermedio tra la
soluzione omogenea e la sospensione eterogenea. Questo stato “microeterogeneo” consiste
quindi di due fasi: una sostanza di dimensioni microscopiche (diametro da 10-9 m a 1 μm)
dispersa in una fase continua.]
Gli elementi nutritivi in CELLFOOD sono sia in forma ionica che colloidale. Le particelle colloidali sono
piccolissime (4-7 nanometri di diametro), e a causa del Fenomeno del Moto Browniano, esse agiscono su una carica
negativa (ionica), e rimangono sospese nel liquido. Poiché la maggior parte dei fluidi del corpo (come il sangue e la
linfa) sono colloidali e caricati negativamente, il corpo percepisce CELLFOOD come un fluido salutare del corpo, e
permette agli elementi nutritivi presenti nel CELLFOOD di passare immediatamente attraverso le membrane
cellulari per l’assorbimento, che si trovano nella bocca, nella gola e nell’esofago, direttamente nel flusso
sanguigno.
Dimensione particella
< 10-9 m 10-9 <-> 10-6 m > 10-6 m
Soluzione omogenea Colloide Sospensione eterogenea
La materia viva si distingue da quella inerte per il suo potenziale elettronico; vedi Bio Elettronica L’ORP è il
Potenziale Ossido/Riduttivo di una determinata sostanza liquida oresa tale per poterla analizzare; L’ORP
dell’acqua inerte (quella imbottigliata) è di circa + 300 mV; quella del succo di carota (coltura non organica) è
di – 100mV; del succo di carota fresca di coltura organica è di – 120mV; del succo di grano giovane è di –
250mV; l’acqua naturale degli Hunza (popolazione che beve l’acqua che scende dai ghiacciai dell’Himalaia)
arriva fino a –350 mV. Più l’acqua ha un potenziale negativo, più è ricca di elettroni e la tensione superficiale
delle sue molecole si abbassa; il sangue umano ha, per esempio, una tensione superficiale di 45 dyn/cm
(misura ottenuta con un zetametro.
I micro minerali in forma colloidale estratti dalle piante, sono apportatori di energia per le cellule
dell’organismo, e sono detti colloidi.
Queste particelle di materia non si sciolgono in acqua, cioè non si disgregano in ioni (atomi polarizzati); le
loro dimensioni variano da 10 a 10.000 nm, il nanometro corrisponde a un milionesimo di millimetro – vedi
Barbic (8); i nanocolloidi, non superano mai i 10nm – (9)
La materia a queste dimensioni, ha delle particolari caratteristiche: normalmente gli elettroni girano attorno ai
nuclei delle singole molecole, nei colloidi e specialmente nei nanocolloidi iniziano a girare attorno all’intero
minerale, ciò significa che si crea attorno ad essi una nuvola di elettroni di energia (negativa) a forte carica;
più piccolo è il minerale più grande è la sua carica energetica.
La molecola di acqua è formata da Idrogeno (H2) e da Ossigeno (O1) = H2O; quando queste molecole
vengono in contatto con i colloidi (micro minerali) esse ottengono la capacità di legare ad esse un ulteriore
elettrone (un atomo di idrogeno ha di norma 1 elettrone ed 1 protone); ciò significa che le varie molecole e
quindi l’acqua si caricano negativamente (ricevendo elettroni) quindi si energizza il liquido acqua nel quale
essi sono inseriti, perché agiscono sulle sue molecole, come piccoli magneti, disponendole in particolari
strutture pentagonali, trasformandole e caricandole di particolari energie.
Normalmente nell’acqua che beviamo, la quantità dei colloidi è molto piccola e relativamente bassa. Nei
liquidi che compongono gli esseri viventi al contrario essi si trovano in gran numero (organici ed inorganici) e
senza di essi NON vi è il trasporto delle sostanze nutrienti; l’acqua nel sangue, nella linfa, nei liquidi endo
cellulari ed extra cellulari, svolge le funzioni di trasportare e scambiare le sostanze alle varie cellule e fra di
esse.
Il legame dell’idrogeno dell’acqua svolge la funzione di impregnare e legare le sostanze a se stesso per farle
“galleggiare” e quindi poterle trasportare a destinazione all’interno del liquidi, le sostanze se non
disponessero dell’aiuto del legame idrogeno, si depositerebbero sul fondo del corpo per gravità, senza poter
circolare internamente ad esso; senza questi colloidi con questo legame, NON vi sarebbe quindi vita.
I colloidi si “legano” all’acqua ed ai grassi. In questi ultimi essi si legano attorno, circondando le molecole dei
lipidi, formando una specie di palloncino, la cui superficie si lega facilmente all’acqua (dai biologi chiamato
Kilomikron); con questo sistema i grassi che non possono essere mescolati all’acqua possono essere
comunque trasportati a destinazione nelle cellule per essere “bruciati” e trasformati in zuccheri e quindi in
energia dal ciclo di krebs. Per fare ciò occorre una grande quantità di colloidi ed è per questo motivo che i
grassi sono di difficile digestione.
Il tratto intestinale è l’organo preposto all’estrazione dei colloidi dai cibi e dalle loro molecole, molto meglio se
questi “cibi” provengono dai vegetali, ma e sopra tutto dai succhi crudi (centrifugati) della frutta, verdura
cereali; questo lavoro viene ad essere possibile solo se i funghi, i microbi e gli enzimi (flora batterica
autoctona e simbionte) è presente e sufficiente per effettuare il lavoro di smembramento del cibo fin nelle
sue parti più piccole (molecole) permettendo così di far passare attraverso la mucosa intestinale le sostanze
nel sangue e nella linfa, che legate ai colloidi, galleggiando nei liquidi, possono essere trasportate fino alla
loro destinazione per essere di nutrimento e di trasformazione cellulare. (7)
Un esempio: i colloidi di carboidrati nell’acqua formano molecole di acqua a gabbie pentagonali con
particolare carica energetica; ogni atomo di idrogeno può legare un elettrone aggiuntivo ed a vere così 2
elettroni (H- anione di idrogeno); nell’acqua gli elettroni aggiuntivi sono una miniera di energia perché nei
liquidi degli organismi viventi vengono utilizzati per la neutralizzazione e l’eliminazione delle tossine/veleni
(radicali liberi) e per la produzione dell’ATP (Adenosina Trifosfata) necessaria alle cellule per lo svolgimento
dei propri processi vitali.
Per questo motivo l’assunzione di succhi crudi freschi di frutta, verdura e cereali e l’assunzione di acqua
ricca di colloidi (acqua viva) è importantissima per rinforzare i processi di rigenerazione cellulare.
Già negli anni 50’ il pioniere delle ricerche sui colloidi umani dott. T. M. Riddick cercò di invitare la classe
medica a unirsi a lui nelle ricerche in questo campo, ma ottenne un silenzio totale ! “si tratta, egli affermò,
della consapevolezza del ruolo del potenziale zeta sui colloidi del sangue degli organismi viventi.
Dagli anni 60’ non vi è alcuna traccia di studi pubblicati sulle ricerche riguardanti il potenziale zeta”. (dott.
Barbic)
Sarebbe interessante anche pensare di elaborare una tecnica di indagine per conoscere per ogni medicinale
somministrato il potenziale zeta; ciò servirebbe conoscendo lo stato elettronico dei malati, a somministrare le
dosi, il tipo di farmaco ed il momento adatti ad ogni paziente.
Senza una quantità sufficiente di colloidi NON vi è forza vitale, perché le cellule (i mitocondri) non sono in
grado di produrla. Una gran quantità di elettroni sono la base per non avere radicali liberi ovvero sostanze
ossidanti, nell’organismo.
Tutte le cellule sanguigne colloidiche, hanno carica negativa; ciò permette loro di respingersi a vicenda
impedendo loro di aggregarsi e “morire”, quindi di non potere trasportare le sostanze necessarie alle cellule
e di formare aggregati tossici, che possono generare tutti i tipi di malattie, esempio: l’infarto è causato (nella
sua accezione chimico/fisica) dai colloidi che nel sangue si incollano formando dei pericolosi
agglomerati/grumi; nell’infartuato la carica energetica del sangue è più bassa che nelle persone sane; è
stata anche accertato il basso potenziale energetico del sangue e le malattie epatiche (del fegato), infatti il
fegato è il serbatoio dell’idrogeno, fonte principale di energia (il vecchio detto ……hai fegato/coraggio
/energia); ciò è stato comprovato dalle ricerche del premio Nobel dott. Albert Szent Gyorgy.; se il fegato si
ammala non può produrre più energia, cioè rilasciare di idrogeno e quindi i suoi elettroni; i globuli sanguigni
non avendo sufficientemente energia, si aggregano, si appiccicano fermandosi nelle cellule epatiche
intossicando il fegato; quindi non sono i virus che ammalano il fegato, ma bensì le sostanze tossiche
accumulate per mancanza e/o riduzione di idrogeno.
Non tutti i tipi di acque sono in grado di svolgere questo compito; alcune hanno particolari capacità altre
meno; quelle in grado di farlo hanno una bassa carica superficiale; l’acqua normale ha una carica alta pari a
72-78 dyn/cm (si misura con uno zetametro). (8)
Ogni sostanza ha una sua propria tensione superficiale critica (CST, Critical Surface Tension) superata la
quale non può essere impregnata e/o mescolata all’acqua; girando l’acqua a mò di vortice (mescolandola) in
un contenitore, è possibile diminuire la sua CST.
Con l’aiuto dei colloidi la CST, dell’acqua che si trova negli organismo viventi, si abbassa e permette ad essi
e quindi alle sostanze di galleggiare nel liquido e di essere trascinati/trasportati negli organismi viventi, ove
necessitano.
L’acqua naturale/normale ha una capacità vitale limitata, per l’alta tensione di superficie CST, mentre quella
con carica bassa è in grado di “legarsi” meglio formando un ponte molecolare (molecular bridge), cioè
incollandosi alle sostanze; avendo una bassa carica sulla superficie essa è in grado di legarsi ai colloidi, che
si comportano come dei piccoli magneti; quest’acqua è chiamata “Acqua Viva”.
Quest’acqua è stata scoperta dal dott. Henry Coanda padre dell’idrodinamica e inventore di più di 600
brevetti.
La sua scoperta venne ripresa da un suo allievo il dott. Patrik Flanagan che continuò gli studi e le ricerche
per poter produrre la polvere di micro minerali colloidali di silicio, riuscendovi solo negli anni 90.
Gli elettroni dei micro minerali girando attorno al minerale totale e non solo attorno alle singole molecole,
creano una specie di condensazione energetica di carica negativa, sulla superficie del colloide, attirando
come un piccolo magnete le molecole di acqua a bassa tensione superficiale CST e legandosi ad esse.
L’acqua quindi si comporta come un nastro trasportatore che attira, sceglie e trasporta le sostanze vitali da e
per tutte le cellule degli organismi viventi.
Sul pianeta Terra vi sono acque più o meno vive; esse in genere si trovano in sorgenti di montagna.
Infatti il segreto dei popoli longevi che si trovano in alcune zone della terra (vedi gli Hunza che vivono
nell’Himalaya) è proprio questo, essi si abbeverano a sorgenti di acque Vive, ricche di colloidi che nella
maggior parte sono composti da minerali di silicio. (6)
Le altre popolazioni del mondo non si abbeverano in quelle speciali acque; ma è possibile produrre
artificialmente un tale tipo di acqua additivandola con i colloidi di silicio anioattivi, infondendo a quest’acqua
un potere di salubrità e forza vitale.
I colloidi galleggianti a carica negativa, si respingono a vicenda permettendo il trasporto a destinazione
attraverso il sistema di distribuzione (sanguigno, linfatico e quello dei liquidi extra cellulari) delle sostanze a
loro “appese/incollate” fin nei liquidi all’interno delle singole cellule dell’organismo.
I colloidi svolgono anche la funzione di trasportare le sostanze di rifiuto dagli organi e sistemi di secrezione
fino a quelli predisposti alla loro eliminazione dal corpo. Senza i colloidi, molte sostanze di rifiuto non
possono essere trasportate e perciò si depositano sulle pareti delle vene e/o rimangono inutilizzate nel tratto
intestinale o nei liquidi extra ed endo cellulari. I passaggi nella membrana cellulare hanno una “grandezza”
di appena 5 nm ed attraverso queste “bocche” possono passare solamente i “bocconi” trasportati dai
nanocolloidi fin agli organi all’interno della cellula stessa, specialmente ai mitocondri che poi nutrendosene li
trasformano in nuove sostanze utili ad altre celllule, rimettendole in circolazione per la loro distribuzione;
questo laboratorio mitocondriale effettuando questo lavorio, emette una gran quantità di elettroni negativi
che forniscono alla cellula e quindi all’intero organismo l’energia necessaria per essere vivi, sani e dinamici.
Ovviamente quest’acqua NON può sostituire in nessun caso una sana e biodinamica vita e nutrizione
alimentare, ma solo aumentare le possibilità di veloce riordino elettronico e quindi vitale dell’essere che se
ne nutre.
Essa è essenziale nei digiuni e/o nell’alimentazione vegetariana frugivora ed è utilissima nei normali regimi
alimentari sanificanti e/o curativi.
Una trasmissione televisiva americana, condotta da John Lloyd che trattava delle Nuove Frontiere della
Salute, descrisse diversi casi di malattie gravi guarite con questo tipo di acqua (1+ 3).
Bibliografia:
1. Longevity’s Missing Link: Wave 2 (magnetofonska kaseta) BGP, 1999
2. Tompkins, Peter, Bird, Cristopher: Secret of the Soil – Arcana, 1992, str.99-115 – autori anche del più noto libro: The secret life of Plants – La
vita segreta delle Piante.
3. Miller, Leonard C. – Microhydrin in Dental Care – Technical Information – Dallas: Arlington Pubblications, 1998, str. 12
4. Scomberg, R.C.F.; Between the Oxus and Indus, 1905; navedeno po Wrench, G.T.; The Wheel of Health – London: The C.W. Daniel Company
1938.
5. Flanagan P.; Flanagan G.C.; Hydrogen…Longevity’s Missing Link – Microhydrin technical information – Arlington Pubblications, 1998, str. 17-22
6. Leaf A.; Getting Old – scientific American 229:44-52, 1973; Murray M.J.; Murray A.B.; Diet and Cardiovascular Disease in Centenarians of
Hunza – Arteriosclerosis 4:546a, 1984: keller W.D., Feder G.: Chemical Analisys of Water Used in Hunza, Pakistan, In Hemphill D.D. (ed.):
Traces Substances in Environmental Health – XIII Proceedings – University of Missouri-Columbia: 130-137, 1997; Keller W.D.: Drinking Water:
A. Geochemical Factor in Human Health – Geological Sociaty of America , Bulletin 89:334-336, 1978; vsi viri navedeni po Flanagna P., Purdy
Lloyd K. : A Silicate Mineral Supplement, Microhydrin. Traps Reduced Hydrogen Providung In Vitro Biological Antooxidant Properties _
Tecnology Advances vol. 10, 1999.
7. Tompkins, Peter; Bird, Cristopher: Secret of the Soil – Arcana, 1992, str.99-115
8. Barbic, Vlado; Bosnjak, Dragica: Elektroforeza,v Medicini: Bodo nova dognanja o zeta potencialu pomagala k bolsi diagnostici, zdravljenju in
preventivi ? – Delo, 18:2, 1998
9. Flanagna P. Flanagan G.C. : Elisir of Life: The ultimate Water – Earthpulse Flashpoints, Newtext N.1