Riproducibilità in sistemi bioinformativi

Documento rieditato dal Dott. Carlos Orozco PhD (Biochem) 21 marzo 2019.

La riproducibilità è considerata la spina dorsale del metodo scientifico. Pertanto, scienza e tecnologia si servono della statistica per validare eventi lineari, quindi prevedibili. La medicina moderna sta iniziando ad accettare la necessità di allontanarsi da un approccio riduzionista lineare e vedere il corpo come un sistema complesso adattivo [1] non lineare o non prevedibile [2] e integrato [3] che conduce al wellness e a un naturale stato di benessere.
Abbiamo un corpo multifunzionale e in continua evoluzione. Persino un pensiero può cambiare la nostra fisiologia in un secondo, per non parlare dell’effetto che la nutrizione ha sull’omeostasi.
Pertanto, ora abbiamo un approccio diverso che ci porta a vedere il corpo umano in modo non lineare, considerando che siamo molto più di una struttura meccanica regolata dalla funzione del sistema nervoso simpatico e parasimpatico.
Quindi, sono emerse altre discipline mediche oltre alla Medicina interna, come la Medicina integrativa, la Medicina funzionale, la Medicina nutrizionale, la Medicina naturale, la Medicina ambientale, la Medicina occupazionale, la Medicina preventiva, la Medicina d’urgenza, la Medicina vibrazionale, la Medicina epigenetica e ultimamente la Medicina quantistica.
Il progresso è lento, perché il sistema lineare è profondamente radicato nella pratica quotidiana della medicina clinica. Le moderne organizzazioni sanitarie stanno adottando ‘scienze complesse come la Biologia quantica, la Fisica quantistica e la Meccanica quantistica come metodi non lineari’ nella gestione dei processi di auto-guarigione, mentre la medicina interna continua ad operare, considerando il corpo umano come un’entità simile a una macchina, laddove abbiamo una prospettiva ristretta dei reali problemi soggiacenti e del modo in cui affrontarli.
Quindi, la medicina allopatica si concentra sull’alleviamento dei sintomi piuttosto che affrontare la causa di un problema di salute.
Il libro di testo Principi di Medicina Interna di Harrison definisce la maggior parte delle condizioni cliniche come “di origine sconosciuta”, poiché si tratta del risultato di una serie di molteplici eventi, la maggior parte dei quali di natura epigenetica.
Per la Biologia quantica e la Meccanica quantistica, il corpo umano è l’integrazione di più sistemi, come il sistema neuroendocrino-immunitario, il sistema gastrointestinale-genito-urinario e riproduttivo, il sistema cardiopolmonare-cerebrovascolare e il sistema fisico, emozionale, spirituale ed eterico che tutti abbiamo. Tali sistemi sono integrati attraverso vibrazione e risonanza con la vibrazione e la risonanza che derivano dall’esposizione costante all’ambiente in cui viviamo. Questo ambiente viene da noi definito Bio-campo.
L’analisi del Bio-campo è un metodo di analisi non lineare dell’intero sistema che è il risultato di un approccio coerente per esaminare l’intero organismo con una natura ugualmente non lineare [6].
Ciò è definito Legge di Attrazione, dove il simile attrae il simile.
Se stimoliamo i meccanismi autocorrettivi, i processi non lineari e i circuiti di retroazione dell’organismo ad adattarsi al suo ambiente in continua evoluzione [7] con risposte in continuo mutamento, allora siamo infinitamente adattabili. Pertanto, la maggior parte dei medici tende a eseguire troppi esami su un’ampia gamma di funzioni corporee.
Rispetto all’approccio lineare convenzionale, l’utilizzo della tecnologia S-Drive, un sistema non lineare, richiede che la scansione sia effettuata ogni 90 giorni per un anno, quindi quattro volte all’anno. Nulla resta identico a se stesso.
Il corpo si adatta costantemente al modo in cui decodifica le informazioni che riceve dal Bio-campo interno ed esterno. Quindi, è imperativo che la persona che utilizza il sistema di scansione dell’S-Drive confronti i risultati ogni 90 giorni per valutare come il corpo umano in quanto sistema non lineare integrato si adatta alle condizioni in continuo mutamento del Bio-campo.
La scienza moderna e la medicina allopatica considerano il corpo un sistema lineare, come fosse una macchina costituita da cellule, organi, muscoli e ossa, che può essere costretta a percorrere una via diversa per superare un processo adattivo dove il corpo si regola da solo per sopportare l’influenza dei segnali che riceve dal Bio-campo. Inoltre, esiste un Bio-campo interno chiamato microbioma che riveste un ruolo fondamentale nell’autoregolazione.
Il risultato di questa costrizione viene percepito dal sistema nervoso simpatico e parasimpatico come un ‘effetto collaterale’ quando i metaboliti del microbioma interagiscono con il Citocromo P450 nel fegato, per cui i processi naturali che avvengono nel fegato come Idrossilazione, Fosforilazione, Solfonazione, Metilazione e Acetilazione diventano compromessi e quindi la fisiologia e la biochimica del corpo non riescono a trovare un modo per adattarsi alla nuova via imposta.
Molteplici nuove vie imposte inibiscono ulteriormente la complessa adattabilità del corpo, che comporta meccanismi adattivi ulteriormente ridotti e miglioramenti non tangibili [3].
Di fatto, quando il corpo ha bisogno di un’aumentata flessibilità e plasticità, adottare un approccio lineare allopatico contrasta la capacità naturale del corpo di adattarsi e gestire il cambiamento [3].
Il risultato è una cosiddetta malattia cronica.
Per i professionisti sanitari che prediligono un approccio che lavora con l’adattività complessa del corpo e con il modello olistico, opzioni efficaci sono rappresentate da biorisonanza, radioestesia, medicina informativa, medicina con metodo della coppia biomagnetica e medicina cinese.
L’analisi del Bio-campo risultante dal sistema S-Drive riflette alcuni dei meccanismi di non linearità e adattativi complessi del corpo e rileva i costanti micro e macro aggiustamenti del corpo al suo ambiente.
Il corpo trova una soluzione alla maggior parte di questi cambiamenti complessi da solo, dopotutto è questo che è concepito per fare, è parte dei meccanismi di retroazione, adattamento e riequilibrio.
Tuttavia, a volte gli adattamenti sono troppo grandi per le risorse del nostro organismo ed esso non riesce ad auto-correggersi come il sistema prevede. Quando questo accade, spesso il risultato è la malattia (la mancata capacità di adattamento).
Attraverso il bio-feedback fornito dal rapporto del sistema S-Drive siamo in grado di cogliere informazioni biologiche ambientali che indicano se nel corpo potrebbe essere in atto una lotta per adattarsi al suo ambiente attuale.
Tali informazioni vengono usate per aumentare la sua adattività complessa naturale e per contribuire a riequilibrare il corpo. In più di 10 anni di sviluppo e attività con il sistema, abbiamo riscontrato che 90 giorni è un intervallo di tempo fattibile perché i sistemi del corpo si adattino al nuovo ambiente.
La ripetizione dei test può poi indicare un’ulteriore serie di marcatori di informazioni biologiche ambientali che sono alla base dei successivi adattamenti.

Ciò può proseguire finché il corpo sembra gestire il processo senza alcun intervento o preventivamente come un programma in corso d’opera.
Si tratta di un approccio che utilizza i processi innati del corpo per reindirizzarlo sulla via della salute e del wellness e contribuisce a mantenere i suoi sistemi complessi e flessibili.
In questa adattabilità esiste un’interruzione, più evidente durante il processo di invecchiamento, in cui la crescente complessità potrebbe essere la chiave di un invecchiamento più sano [3].
Adottando la visione del corpo propria del sistema adattivo olistico e complesso accettiamo anche le fluttuazioni osservate nel rapporto S-Drive durante l’analisi delle informazioni algoritmiche. Quando si restringe il metodo di analisi a uno specifico organo, gruppo di cellule e mattoncini (metodo riduzionista), la variabilità diventa meno evidente, seppur non del tutto assente.
Durante uno studio più a lungo termine, che tende a rivelare modelli che spesso combaciano con una patologia nota o con risultati più lineari dei test, la variabilità può essere ridotta.
Sebbene tale variabilità appaia problematica in un contesto clinico, essa riveste un ruolo come strumento di guida e come indicatore di nuovi protocolli non considerati in precedenza. Le informazioni possono essere usate per contribuire a supportare la fisiologia del corpo; essa agisce in tandem con la naturale complessità aiutando l’organismo ad apportare molteplici piccoli mutamenti adattivi verso il raggiungimento di uno stato armonico.
Nelle mani dell’industria del wellness si tratta di uno strumento affascinante con molte possibilità per chi desidera essere all’avanguardia con un nuovo paradigma nell’ambito del wellness personale. Esso possiede particolari vantaggi nell’arena degli stili di vita orientati al wellness, in cui dieta, nutrizione, stile di vita e fattori ambientali sono gli indicatori adattivi di scelta.
L’analisi del Bio-campo abbraccia la realtà della nostra esistenza non lineare e aiuta le persone a usare questi dati in modo costruttivo e sostanzialmente vantaggioso. Ben lungi dal ricercare il ‘gold’ standard della riproducibilità, il bio-campo risultante dalla scansione con il sistema S-Drive potrebbe stabilire i punti di riferimento per il futuro disegno di protocolli per la salute e il wellness.
Il bio-feedback è utilizzato da molti professionisti della salute e del wellness, tra cui medici, nutrizionisti, omeopati, chiropratici, naturopati, personal trainer, veterinari e molti altri. I dati possono essere utilizzati insieme ad altri metodi di valutazione, un’ampia varietà di terapie e prodotti.

Può essere difficile valutare l’accuratezza dei dati del bio-campo perché la loro natura è non lineare, ma usati come meccanismo guida per stimolare piccoli cambiamenti adattivi ai meccanismi di autoregolazione del corpo sembrerebbero essere sicuri e adatti allo scopo. La nostra tecnologia di bio-feedback è un dispositivo medico CE di Classe Ila approvato e prodotto seguendo gli standard ENISO 13485 e registrato presso FDA.
Bibliografia: