Nutraceutica e Fitoterapia in supporto al Sistema Immunitario

Nutraceutica e Fitoterapia in supporto al sistema immunitario

a cura di Mauro Miceli 

Specialista in Farmacologia e in Biochimica Clinica

già Docente Agg. Scienze Lab Biomediche – Università di Firenze

Docente a c. Università N. Cusano e Consorzio Universitario Humanitas – Roma

Consulenza Scientifica Epinutracell

BREVE SINOSSI SUL SISTEMA IMMUNITARIO

Il nostro organismo è dotato di un efficiente sistema di difesa dagli agenti estranei all’organismo: si tratta del sistema immunitario, composto da cellule diverse, ognuna con funzioni specifiche, e molecole circolanti che lavorano insieme per riconoscere ed eliminare gli agenti estranei all’organismo come batteri, parassiti, funghi e virus ma anche cellule infettate da agenti patogeni e cellule tumorali.

Le nostre difese immunitarie sono naturalmente vigili e pronte ad intervenire in caso di emergenza, mettendo in pratica le necessarie contromisure per difendere l’organismo e mantenerlo sano.

Il sistema immunitario è costituito da una complessa “rete di sorveglianza” composta da diversi organi e cellule altamente specializzate, messe in comune dai vasi linfatici, e dislocate in varie parti del corpo che cooperano, ciascuna con un ruolo ben determinato, per difendere l’organismo e mantenerlo sano.

Nello specifico le difese immunitarie coinvolgono Organi linfatici quali midollo osseo, timo e i tessuti linfatici di milza, tonsille, linfonodi, appendice, placche intestinali di Peyer; Cellule e nella fattispecie globuli bianchi (leucociti) circolanti nel sangue e presenti nei tessuti;

Le linee di difesa che attiva il sistema immunitario contro i patogeni esterni possono essere di tre tipi: Meccanico/chimica – Immunità aspecifica o innata – Immunità specifica adattativa.

La linea difensiva meccanico/chimica è costituita dalle barriere come la pelle, il sudore, il sebo, il pH acido dello stomaco e le membrane epiteliali che rivestono le vie respiratorie, riproduttive e urinarie, con lo scopo di impedire agli agenti esterni di entrare nell’organismo.

Se l’agente aggressivo supera questa barriera, l’organismo reagisce producendo e mobilizzando cellule e sostanze che servono a fronteggiare e riparare i danni subiti tramite i meccanismi della “Immunità Innata” (o Naturale o Aspecifica), che rappresenta la prima linea di resistenza del corpo umano contro i virus, in grado di agire molto velocemente e in maniera non mirata. Questa tipologia di immunità consiste di meccanismi pre-esistenti all’incontro con l’agente estraneo, in grado di agire con rapidità contro esso che viene riconosciuto come una minaccia.

È presente fin dalla nascita e coinvolge cellule e proteine circolanti che fungono da regolatori e mediatori della risposta infiammatoria dell’organismo. Questo tipo di difesa agisce contro qualsiasi agente esterno preesistente in maniera naturale; l’immunità quindi non richiede un precedente contatto con il patogeno ma la sua risposta sarà immediata e vede implicate cellule.

Quando, infatti, un virus riesce a superare le barriere sopra citate che compongono il primo livello di difesa dell’organismo, esso si fa strada al suo interno, dove si lega a delle proteine chiamate “recettori”, che sono presenti sulla superficie esterna di alcune cellule. Ogni virus può agganciarsi, però, soltanto a dei recettori che abbiano una struttura complementare alla sua. Una volta che questo avviene, esso penetra nella cellula e questa si replica propagando l’infezione.

Come può l’organismo si difendersi da un attacco virale?

Per fermarne la replicazione del virus, le cellule infettate producono “citochine”, speciali molecole multifunzionali che attivano le cellule di difesa, di cui regolano anche le azioni, e promuovono uno stato infiammatorio (febbre, arrossamento, gonfiore etc.) che serve a contenere l’infezione.

Le difese che intervengono in questo processo fanno parte di una seconda linea di protezione dell’Immunità Innata, composta da varie tipologie di globuli bianchi (Macrofagi, Neutrofili, Eosinofili Linfociti Natural Killer, ecc.) che svolgono il ruolo di vere e proprie pattuglie nel sistema linfatico e circolatorio che agiscono cercando di neutralizzare l’aggressore in svariate modalità ovvero lo possono  inglobare, oppure secernono sostanze che lo uccidono, aumentano l’infiammazione come risposta reattiva o anche fagocitano il virus o le cellule infette e ne presentano i frammenti ad altre cellule del sistema immunitario, come i Leucociti T che lo riconoscono e si attivano nella difesa tramite il meccanismo immunitario di seguito descritto.

Nello specifico quando l’Immunità Innata non è sufficiente, interviene anche l’Immunità Acquisita, l’insieme di difese specifiche contro determinati patogeni.

Questo tipo di immunità adattativa, chiamata anche immunità acquisita, si sviluppa invece dopo la nascita, durante il primo anno di vita, e viene potenziata ed “educata” in risposta alle infezioni e agli agenti estranei che incontra. Essendo una risposta che l’organismo fabbrica su misura a seconda dell’agente estraneo, l’immunità specifica o adattiva è molto più veloce ed efficace rispetto a quella innata e possiede meccanismi atti a instaurare memoria degli agenti incontrati e della specifica risposta instaurata. Si tratta di una difesa mirata nei confronti di determinati antigeni, ovvero sostanze che il nostro organismo riconosce come estranee.

L’Immunità Acquisita si basa principalmente sull’attività di altre due tipologie di globuli bianchi, i Linfociti B e T, che svolgono il ruolo di vere sentinelle all’interno dell’apparato circolatorio e linfatico.

I linfociti B producono anticorpi, cioè molecole dette “immunoglobuline” che si attaccano al virus per neutralizzarlo direttamente oppure etichettarlo, così che altri globuli bianchi lo fagocitino.

  • linfociti T (cellule T)maturano nel timo e circolano nel sangue e nel sistema linfatico riconoscendo le cellule dell’organismo come proprie ed evitando di aggredirle; si attivano quando i recettori presenti sulla loro superficie riconoscono degli antigeni (gli agenti estranei) specifici per quel recettore.
  • Esistono diversi tipi di linfociti T: le popolazioni meglio definite sono le cellule T helpere le cellule T citotossiche e svolgono diverse azioni:
  • le cellule T “Killer” o “Citotossiche” secernono delle sostanze che uccidono le cellule infette;
  • le cellule T “Helper” aiutano i Linfociti B, i Killer e quei globuli bianchi che fagocitano le cellule malate:
  • le cellule T “Suppressor” interrompono le operazioni di difesa una volta terminata l’infezione.

linfociti B (cellule B) maturano nel midollo osseo e si localizzano nei linfonodi, vere e proprie stazioni di controllo del sistema immunitario dislocate in diversi punti del corpo umano.

Anche il linfocita B si attiva a contatto con un antigene e si riproduce diverse volte, dando origine a svariate cellule figlie, tutte identiche, dette “cloni”. Parte di queste cellule cloni si attiva poi in plasmacellule, che sono i genitori degli anticorpi specifici, proteine definite immunoglobuline, nei confronti di un determinato invasore.

La restante parte di cloni ha invece funzione di cellule della memoria per fronteggiare in maniera più rapida e specifica eventuali aggressioni future da parte dello stesso antigene.

Perciò questo tipo di immunità contro l’agente esterno si sviluppa lentamente e si instaura a seguito di un primo contatto (sia naturale che artificiale, ade esempio le vaccinazioni) e gli anticorpi che ne derivano conserveranno memoria per tutta la vita per agire ad eventuali ulteriori esposizioni future.

Un sistema immunitario efficiente è quindi perfettamente in grado di proteggere l’organismo dalle aggressioni.  Per questo risulta estremamente importante potenziarlo ai fini di prevenire infezioni che nella maggior parte dei casi, soprattutto nel periodo autunno inverno a livello respiratorio, sono di natura virale ma che potrebbero anche evolvere in complicazioni di tipo batterico o micotico.

 Cell-Immuni – la soluzione fitoterapica in supporto al sistema immunitario

In questo contesto ci viene di grande ausilio la fitoterapia, di fatto scienza biomedica che attinge alle piante con proprietà medicamentose basata su evidenze scientifiche, con la quale risulta possibile operare non solo un efficace prevenzione ma anche un supporto alle infezioni di tipo virale e/o batterico. La grande forza di questa di “farmacologia della natura” consiste spesso nell’azione sinergica che possono avere fra loro sia i componenti di una stessa pianta che i vari estratti da piante diverse.

In questa ottica è stata messa a punto la formulazione, CELL IMMUNI è il risultato di una riuscita combinazione di estratti di Piante Medicinali elaborata in chiave scientifica. La lunga ricerca per la scelta, combinazione e dosi delle piante selezionate è stata perfezionata dal punto di vista “SINERGICO”. per un ottimale potenziamento della formula, determinando una efficace cascata di effetti benefici sul corpo umano ai fini di un benessere generale.

Questa formulazione si avvale della   somministrazione spray intra-orale del prodotto che ne garantisce la migliore biodisponibilità al fine di massimizzare l’assorbimento e l’azione bioattiva a livello cellulare.

Essa risulta costituita da una mix sinergico di estratti titolati di diverse pianti ad azione medicinali oltre a vitamine e minerali, affiancati dall’ estratto di alga rossa Lithothamnium calcareum della soluzione Cellfood,  con la finalità di un’azione di potenziamento e modulazione del Sistema Immunitario, unitamente a quella Antivirale e Antinfiammatoria e anche Antibatterica secondaria.

Tra i componenti bioattivi per il sistema immunitario presenti in questo mix si segnalano in particolare:

Andrographis paniculata che coadiuva le naturali difese dell’organismo e la funzionalità delle prime vie respiratorie con i suoi preziosi fitocomplessi (andrografolidi, polifenoli e flavonoidi) che fanno da scudo contro le infezioni virali, bloccando la comunicazione e la replicazione dei virus
Scutellaria baicalensis con il principio attivo baicalina che blocca l’infezione dai virus di tipo respiratorio quale quello sinciziale (RSV) e riduce l’infiltrazione delle cellule infiammatorie e il danno polmonare

Pelargonium Sidoides chiamato “geranio africano”, pianta dotata di un’attività antivirale, antibatterica e fluidificante del muco: la sua azione si manifesta inoltre grazie alla produzione di sostanze tossiche per i batteri, tra cui il monossido di azoto, mentre la sua azione antivirale, si esplica grazie alla capacità del fitocomplesso di inibire la penetrazione del virus nella cellula o di impedirne la replicazione, qualora fosse già stata infettata.

Uncaria tomentosa
(artiglio di gatto)  dove la parte attiva di questa pianta ha dimostrato di possedere proprietà immunostimolanti, antivirali e antinfiammatorie ed è utilizzata in fitoterapia nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche, nelle deficienze immunitarie, in presenza di infezioni virali e nella prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento con febbre, tosse e raffreddore. La sua regolare assunzione potenzia e rinforza il sistema immunitario in quanto stimola la produzione di anticorpi, dovuto ai principi attivi contenuti nell’’Uncaria che inducono nelle cellule endoteliali umane il rilascio di un fattore attivante la regolazione e proliferazione dei linfociti B e T, responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Per tali motivi questa preziosa pianta viene indicata nel trattamento delle allergie e delle patologie neoplastiche, Ricerche hanno confermato un’attività immunomodulante utile anche in presenza di patologie autoimmuni

Astragalo (Astragalus membranaceus) per la quale specifici studi farmacologici compiuti sugli estratti grezzi della pianta, così come per i suoi costituenti isolati, hanno mostrato un’ampia gamma di azioni tra cui si evidenziano proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti, antiossidanti, antitumorali e attività antivirali, oltre che antidiabetiche, cardioprotettive, epatoprotettive.

 

Sambuco (Sambucus nigra) con i suoi principi attivi che hanno dimostrato di essere utili per il supporto del sistema immunitario e nel controllo del processo infiammatorio in individui sia sani che in pazienti affetti da varie patologie.

 

Origano (Origanum vulgare) da cui l’olio essenziale estratto dalla pianta viene considerato un antibatterico alternativo che migliora il processo di guarigione nelle infezioni batteriche e come mezzo efficace per la prevenzione dello sviluppo di ceppi resistenti agli antibiotici. Tra le attività attribuite al suddetto olio spiccano sono soprattutto quelle antibatteriche e antimicotiche; in particolare l’azione antibatterica si esplica sia nei confronti dei batteri Gram-positivi che di quelli Gram-negativi (tipo l’Escherichia coli), mentre l’azione antimicotica, invece, è risultata efficace nei confronti di funghi quali Aspergillus niger e la Candida albicans.

Cannella o Cinnamomo (Cinnamomum verum)  le proprietà antivirali di questa pianta sono note da tempo, al fine di combattere l’influenza e innalzare le difese immunitarie, oltre alla sempre più consolidate attività antidiabetiche dovute alla capacità di aumentare la sensibilità periferica all’insulina.

 

Inoltre è interessante far eil punto sulle sinergie dovute alla tipologie di estratti presenti e in particolare:

Vitamina D3, Vitamina B6 e Zinco contribuiscono alla normale funzione del sistema immunitario.

 

Completa la formulazione la Quercetinaflavonoide ubiquitario ad azione protettiva cellulare e immuno-modulante presente in una grande varietà di vegetali, e il Glutatione, potente scudo antiossidante enzimatico intracellulare.

In particolare merita un cenno l’azione della vitamina D sul sistema immunitario che risulta estremamente complessa e che viene mediata da un recettore (recettore della vitamina D o VDR)   espresso su numerose cellule coinvolte nella risposta immunitaria. La vitamina D modula e controlla la risposta immunitaria, influenzando la secrezione di citochine e la funzionalità delle sottopopolazioni linfocitarie, sia direttamente che attraverso la modulazione della funzionalità delle cellule che devono riconoscere e presentare l’antigene, responsabile dell’espressione delle molecole necessarie per l’attivazione della risposta immunitaria stessa. La vitamina D aumenta l’immunità innata contro i patogeni di origine batterica e virale. L’assunzione orale di vitamina D può quindi avere un effetto protettivo contro le infezioni delle vie respiratorie

Inoltre svolge un ruolo importante nel sopprimere le risposte immunitarie infiammatorie esagerate o errate che sono alla base delle malattie autoimmuni e che regolano le risposte allergiche. Ci sono molti studi clinici che collegano la carenza di vitamina D all’aumento dei tassi di infezioni, di malattie autoimmuni e di allergie. I numerosi studi clinici per cercare di determinare se l’efficacia della somministrazione della vitamina D sia reale hanno dato risultati variabili. Esiste comunque un’ampia differenza interindividuale che dipende dall’espressione genica ed epigenetica.

In ogni caso i livelli minimi per ottenere i benefici per la sostegno immunitario di vitamina D nel sangue dovrebbero essere compresi fra 40 e 60  ng/mL ( pari a 100-150  nmol/L).

Al fine di garantire tali adeguate concentrazioni a livello dei siti cellulari risulta fondamentale avvalersi di formulazioni che ad elevata biodisponibilità, come nel caso della EPI-D Epinutrics  basata sulla Tecnologia Medis che utilizza una sinergia di batteri e funghi per favorire la massima assorbimento a livello intestinale e il raggiungimento del principio attivo a livello tissutale.

 

In questo contesto merita sicuramente una menzione anche la Vitamina C e funzione immunitaria,

Sperimentalmente è stato osservato che questa vitamina è in grado di:

 

o stimolare la produzione di interferoni, citochine che proteggono le cellule dagli attacchi virali;

o stimolare la proliferazione dei neutrofili;

o proteggere le proteine dall’inattivazione da parte dei radicali liberi prodotti durante i processi ossidativi che si verificano nei neutrofili;

o stimolare la sintesi degli anticorpi o immunoglobuline delle classi IgG e IgM.

Altri lavori pubblicati hanno evidenziato la vitamina C migliora le proprietà immunogeniche delle cellule dendritiche, componenti del sistema immunitario che ricoprono il ruolo di vere  sentinelle stimolando, in caso di incontro con un patogeno, la risposta dei linfociti B e T.

Recentemente, le cellule dendritiche hanno attirato l’attenzione degli scienziati grazie alla loro capacità di assorbire e presentare antigeni ai linfociti T e indurre una potente attivazione immunitaria antigene-specifica.

Inoltre, la vitamina C facilita la comunicazione tra cellule dendritiche e altri componenti del sistema immunitario, stimolando così la proliferazione delle cellule T antigene-specifiche. Un test con cellule dendritiche stimolate da vitamina C e caricate con antigeni specifici per il virus Sars-CoV-2 ne ha dimostrato la capacità di attivare le cellule T in vitro in modo più efficace rispetto alle cellule non trattate.

Anche in questo caso risulta fondamentale avvalersi di una formulazione che ne garantisca la massima disponibilità cellulare utilizzando Vitamina C Plus Cellfood spray intra-orale o sublinguale.

 

PROTOCOLLO DI SOSTEGNO IMMUNITARIO 

CELL-IMMUNI  spray orale

Adulti: 4 erogazioni (pari a 500 mg) sotto la lingua 2-3 volte/die

Bambini e Adolescenti: 1-2 erogazioni sotto la lingua  2-3 volte/die, secondo parere del professionista sanitario

 

EPI-D  (Vitamina D tecnologia Medis)       

Dosaggio adulti :  2-4 cps/die

Bambini : 1-2 cps/die

secondo parere del professionista sanitario qualificato

VITAMINA C PLUS Cellfood   spray intra-orale

Adulti: 4 erogazioni 2-3 volte/die

Bambini: 2 erogazioni x 2 volte/die

Spruzzare direttamente sotto la lingua o nel cavo orale