BIOENERGEN, UN DEPURATIVO A SPETTRO COMPLETO “TUTTO NATURA”

BIOENERGEN, UN DEPURATIVO A SPETTRO COMPLETO “TUTTO NATURA”

a cura di  MAURO MICELI

Consulenza Scientifica Epinutracell

La fitoterapia è una disciplina medica che li guarda lo studio delle proprietà terapeutiche delle piante ed è di fatto basata su dati sperimentali e clinici ti evidenzia scientifica appunto non si tratta quindi di niente di alternativo ma di un approccio integrativo, sia sul piano preventivo che curativo che impiega gli estratti che le piante medicinali sulle quali esista una più che solida documentazione scientifica.

La parte biologicamente attiva di una pianta medicinale prende il nome di droga ed è necessario segnalare che una stessa pianta più avere più droghe o: ad esempio potrebbe avere dei principi attivi nelle foglie, nelle radici, nella corteccia o in altre parti della pianta.

Grande forza di preparati fitoterapici consiste spesso nella sinergia tra le piante impiegate che ne rafforzano il potere curativo e lo estendono: ecco perché spesso quando si desidera ottenere una precisa azione su una funzione fisiologica dell’organismo si impiegano associazioni di estratti di piante ai fini di ottimizzarne l’azione. In questo contesto va inquadrato la soluzione di BIOENERGEN, costituita da un insieme di estratti di piante accuratamente selezionati sulla base della letteratura scientifica dal dottor Maurizio Armanetti, bravissimo etno-biologo molto abile a individuare e associare estratti vegetali per valorizzarne l’azione biologica.

Entrando nel dettaglio BIOENERGEN può essere definito in senso generale come un vero e proprio depurativo dell’organismo ma di fatto dotato di un’azione a specifici livelli, come di seguito andrò a descrivere.

 

Funzioni depurativa e a livello cutaneo

 

Salsapariglia radice Nella medicina popolare, le radici di salsapariglia vengono impiegate per il trattamento di diversi tipi di affezioni cutanee, della psoriasi, dei reumatismi e dei disturbi renali. Inoltre, la pianta è sfruttata dalla medicina tradizionale come rimedio depurativo in quanto posside proprietà diaforetiche e diuretiche. Risulta perciò anche indicata per contrastare quelle forme di infiammazione, quali artrite, gotta, reumatismi ed eczemi di varia natura.

Dalla etnomedicina risulta infatti che da molto tempo le popolazioni indigene delle foreste pluviali hanno impiegato la radice della salsapariglia per trattare dolori articolari e problematiche della pelle: la sua radice contiene principi attivi come le saponine, steroidi come la sarsaponina, in grado di migliorare notevolmente le lesioni della pelle causate dalla psoriasi, come dimostrato in studi Pubblicati al riguardo.

 

Contrasto degli Inestetismi della Cellulite

Centella parti aeree   Le proprietà principali risiedono nella sua azione Flebotonica, quindi a livello del circolo venoso, poi anche Elasticizzante (stimola la sintesi di collagene), Cicatrizzante e secondo ultimi studi anche Nootropa, ovvero un’azione positiva a livello della circolazione del sistema nervoso centrale. Questa è proprietà di giustificano specifiche indicazioni quali

  • Terapia dell’Insufficienza venosa
  • Flebiti
  • Varici ed emorroidi
  • Fragilità capillare
  • Trattamento della Cellulite (azione associata diuretica)
  • Deficit attentivi e mnestici

 

Tonico psico-fisico – Supporto per la Stanchezza Fisica e Mentale


Pfaffia radice La Pfaffia Paniculatia è una pianta ben nota in America Centrale e Meridionale, dove, nelle regioni tropicali dell’area, ai confini del fiume Paranà, i cui benefici sono sfruttati dalle popolazioni indigene da molti annin Brasile; in queste zone  la Pfaffia è denominata “todo de para” che significa “per tutte le cose”, ovvero “panacea di tutti i mali”. È denominata anche Ginseng brasiliano, ma in realtà non ha nessun rapporto botanico con famiglia del più noto Ginseng (Panax Ginseng). Come principi attivi contiene molti oligoelementi tra i quali spicca una grande quantità di germanio, elemento efficace nel supporto di patologie tumorali, psoriasi e anche inn casi di alopecia, poi acido pfaffico e varie saponine, riconosciute clinicamente utili a contrastare per regolare i livelli di colesterolo e di glucosio nel sangue. Come azioni la pianta favorisce la resistenza muscolare, aumentando la perfusione di ossigeno intercellulare (ottimo il connubio con Cellfood associato), migliora le capacità di memoria e concentrazione ed è un tonico adattogeno estremamente utile per superare lo stress psicofisico e in tutti i casi di stanchezza cronica, stress, astenia dopo episodi influenzali ; durante periodi di convalescenza, migliora il rendimento energetico.

Detiene anche un’azione specifica come immunomodulatore, inoltre risulta utile in caso di disturbi ormonali (menopausa, sindrome pre-mestruale, etc), come pure il supporto ai disturbi della sfera sessuale (impotenza, frigidità, calo della libido, etc.

 

Catuaba corteccia  La Catuaba appartiene anche al genere Erythroxylum delle sequoie proprio come la Coca, ma i principali alcaloidi dei principi attivi della catuaba sono la catuabina A, B e C, la yohimbina, oltre agli oli, le resine, il magnesio, gli acidi resinici e certi  acidi grassi.

Gli effetti benefici della Catuaba riguardano la capacità di aumentare la sensibilità del cervello alla dopamina, contribuendo a stimolare una sensazione di benessere e buon umore.

Inoltre come riportato da diverse riviste e studi di settore, può avere benefici effetti anestetici e antibatterici, oltre ad essere una delle sostanze utilizzate nel combattere il virus dell’HIV.

Schisandra frutti (bacche) La Schisandra chinensis è una pianta rampicante, di fatto una liana legnosa nativa delle regioni a clima tropicale e temperato dell’Asia orientale. Si tratta di una pianta adattogena, utile per sostenere le difese immunitarie, la prestazione sportiva e la salute del fegato.

Il frutto della schisandra è noto come Five Flavor Berry (bacca dei cinque sapori), perché presenta un sapore allo stesso tempo acido, amaro, dolce, salato e piccante . Secondo la medicina cinese, questa caratteristica ne sottolinea l’utilità per tutti e cinque gli organi yin: fegato, polmoni, cuore, reni e milza. La fitoterapia occidentale attribuisce alla schisandra potenziali attività neuro ed epatoprotettive, antinfiammatorie, antiossidanti, disintossicanti, immunostimolanti, antivirali e antitumorali, nonché proprietà cardiovascolari e protettive della pelle.

Gli estratti della pianta sono prevalentemente impiegati per l’azione tonico-adattogena  al fine di supportare meglio la fatica e migliorare le prestazioni e la resistenza fisica.

Infatti, una delle principali proprietà della schisandra riguarda la capacità di aumentare la resistenza fisica e le prestazioni mentali. La schisandra può anche aumentare i livelli di cortisolo e ossido nitrico pre-esercizio negli atleti. A livello respiratorio alcuni studi hanno dimostrato che gli estratti di bacche di schisandra possono svolgere un ruolo benefico esercitando proprietà anti-asma inibendo le immunoglobuline che provocano l’allergia e riducendo l’iperreattività che causa lo spasmo e la chiusura delle vie aeree.

Inoltre, le bacche di Schisandra possono aumentare la produzione di glutatione, molecola che rappresenta lo scudo antiossidante essenziale per la cellula e in particolare per quella epatica. Il glutatione aiuta a neutralizzare le tossine e i metalli pesanti presenti nell’organismo e protegge il fegato dai danni causati dall’assunzione di farmaci o dall’esposizione a sostanze chimiche nocive.             Il glutatione è noto per ridurre lo stress ossidativo e proteggere le cellule del fegato dal danno causato dai radicali liberi.

Circa le azioni con cui le bacche di Schisandra possono essere utili per migliorare la concentrazione e la funzione cognitiva si possono elencare le seguenti:

  • Riduzione dello stress: le bacche di Schisandra contengono composti che possono aiutare a ridurre lo stress, come gli adattogeni..
  • Miglioramento della circolazione sanguigna: le bacche di Schisandra contengono composti che possono aiutare a migliorare la circolazione sanguigna, come la schisandrina e la schisandrolo e ciò può contribuire a migliorare la fornitura di ossigeno e nutrienti al cervello, migliorando la funzione cognitiva e la concentrazione.
  • Antiossidanti: I composti antiossidanti presenti nelle bacche di Schisandra possono aiutare a prevenire questi danni e migliorare la funzione cognitiva.
  • Miglioramento del sonno: Le bacche di Schisandra contengono composti che possono aiutare a migliorare il sonno, come la gomma di Schisandra, che è nota per le sue proprietà sedative.

 

Azione Antiossidante

 

È dovuta alla presenza di estratti di Schisandra frutti e Pfaffia radice, piante sopra descritte anche per questa specifica azione.

Supporto alla Funzionalità Articolare

 

Artiglio del Diavolo radice (Harpagophytum procumbens) Pianta nativa dei deserti del sud dell’Africa, questa pianta è famosa perchè la sua radice assomiglia alla mano di una persona affetta da artrite reumatoide. Non a caso essa risulta è indicata per i dolori articolari e mal di testa, grazie alla sua azione antinfiammatoria, analgesica e antispasmodica. Comunque, risulta anche valida per problematiche a livello tale come dispepsie e meteorismo, per i quali è stata usata da molto tempo dai nativi.

 

Salsapariglia radice   Vedi sopra

 Sistema immunitario


Andrographis paniculata  sommità fiorite    E’ una pianta arbustiva annuale che cresce prevalentemente nel continente asiatico, dove viene usata in associazione con altre piante nella medicina tradizionale per il trattamento di malattie infettive e delle febbri associate e in alcune culture anche per il trattamento dei morsi di serpente.

All’Andrographis sono attribuite proprietà antibatteriche, antiossidanti, antinfiammatorie, antitumorali e immunostimolanti, ma la pianta è stata studiata principalmente per il trattamento di raffreddori, influenza e infezioni delle vie aeree superiori. È stato dimostrato che, sia da sola sia in combinazione con altre piante, riduce la durata e la gravità delle infezioni delle prime vie respiratorie e di quelle associate al comune raffreddore. Le conoscenze tradizionali e alcune evidenze scientifiche preliminari ne documentano l’uso anche nella profilassi e nel trattamento della sindrome respiratoria acuta da coronavirus (SARS-COVID) e dei disturbi associati.

Scutellaria radice Possiede proprietà neuroprotettive, sedative e rilassanti, compatibili con l’attività agonistica dei recettori benzodiazepinici ed è pertanto indicata per il trattamento dell’insonnia, negli stati d’ansia e negli attacchi di panico. L‘estratto è stato utilizzato nella fitoterapia per il trattamento dell’infiammazione, dell’infezione, del cancro e di altri disturbi. Nei tempi moderni, l’uso di questo estratto nel mantenimento di una pelle sana sta diventando sempre più popolare grazie ai suoi potenti effetti antiossidanti e antinfiammatori, così come la sua capacità di inibire la sintesi di melanina e di proteggere dai danni del sole. Fornisce infatti una protezione significativa dal danno solare grazie alla presenza di oroxillina.

La droga, cioè la parte di pianta contenente i principi attivi, è costituita dalle radici, che contengono flavonoidi come la baicalina, iridoidi come lo scutellarioside, e fitosteroli come il beta-sitosterolo.
La Scutellaria Baicalensis agisce beneficamente nei disturbi infiammatori su base allergica, per l’azione antinfiammatoria esercitata dai suoi diversi principi attivi antiossidanti, che esplicano una discreta attività antistaminica nei soggetti allergici; la sua azione favorisce il recupero della funzionalità degli epiteli intestinali danneggiati da intolleranze alimentari.
Moderni studi le riconoscono proprietà utili per la circolazione, dovute al contenuto in flavonoidi, oltre alle suddette proprietà specifiche coadiuvanti per patologie di origine allergica, quali allergie primaverili, febbre da fieno, asma,  eczema, orticaria, intolleranze alimentari.
La sua azione antinfiammatoria è stata paragonata a quella dei FANS (Farmaci Antinfiammatori non Steroidei), senza tuttavia gli effetti collaterali sullo stomaco di questi farmaci.

Withania somnifera radice   L’estratto delle radici viene usato nell’ambito della medicina ayurvedica da più di 3000 anni, conosciuta anche come Ginseng indiano, in lingua sanscrita è descritta da sempre come l’Ashwagandha. Secondo la medicina ayurvedica è un rimedio rasayana, ovvero riequilibrante del sistema corpo senza effetti eccitanti, un tonico adatto a tutti. Alla pianta sono ascritte proprietà toniche e adattogene. Per tale ragione, non è insolito che la Withania rientri nella composizione di diversi preparati con indicazioni in caso di stanchezza e /o carenza di energie.

Alla pianta, inoltre, sono attribuite proprietà antinfiammatorie e analgesiche, che sembrano essere state confermate da studi condotti su animali. La maggior parte delle azioni descritte sembra essere imputabile ai withanolidi contenuti nella stessa pianta. Riguardo agli specifici meccanismi d’azione di questa pianta, uno dei principali metaboliti derivati dalla Withania somnifera è la withaferina A, un composto bioattivo in grado di esercitare un ampio spettro di effetti salutistici. È stata dimostrata, dopo la su somministrazione, una maggiore espressione del gene antiossidante eme-ossigenasi 1 (HO-1). La regolazione trascrizionale di questo gene è fortemente dipendente dal fattore di trascrizione nucleare eritroide 2 (Nrf2), che rileva cambiamenti chimici nella cellula e coordina le risposte trascrizionali in senso antiossidante e soprattutto antagonizza gli effetti di citochine altamente pro-infiammatorie e pro-cancerogene quali il Nuclear Factor k B (NFkB).

La WA induce la HO-1 concentrazione dipendente nelle cellule endoteliali attraverso un meccanismo di up-regulation e una maggiore trascrizione nucleare di Nrf2.

Essendo considerata una pianta adattogena, l’Ashwagandha contribuisce a ridurre l’affaticamento, migliora l’attenzione, tonifica l’organismo rilassando il sistema nervoso e migliorando la gestione dello stress correlato agli stati ansiosi. L’attuale letteratura scientifica ne conferma le proprietà neuroprotettive e antifatica, che la rendono un utile sostegno nello stress correlato ad ansia e insonnia, nei casi di astenia, tensione, calo del tono umorale, in particolare se associato a iniziale deficit cognitivo. L’estratto della pianta, secondo studi recenti, ha dimostrato una qualità che azione classificata come il livello A, quindi scientificamente di massimo livello, circa per la specifica azione sia sulla potenza muscolare che sui livelli di cortisolo e anche di colesterolo. Circa quest’ultimo aspetto è interessante notare che si verifica una diminuzione del colesterolo totale di circa il 10% quando si ingerisce l’ashwagandha (estratto acquoso delle radici): è aspetto degno di nota, tuttavia, poiché ciò sembra verificarsi in tutte le persone, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno il colesterolo alto.  I livelli di cortisolo sono considerati uno degli indici dello stato di stress psicofisico e un estratto standardizzato di Withania somnifera ha ridotto i parametri correlati allo stress in soggetti cronicamente stressati valutati in uno studio in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo.  In uno altro studio sempre RCT, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, 60 adulti affetti da ansia lieve sono stati assegnati all’assunzione giornaliera di placebo o di 240 mg di un estratto di ashwagandha ad ampio spettro contenente il 35% di glicosidi withanolidi per 60 giorni. L’esito primario era l’ansia e una moderata depressione e la somministrazione dell’estratto di Withania somnifera ha visto un miglioramento significativo nel gruppo trattato rispetto al placebo: c’è stata una maggiore riduzione di cortisolo e DHEA-S nel gruppo Ashwagandha che è stata statisticamente significativa tra i gruppi.

Per concludere questa succinta panoramica sulle proprietà medicinali degli estratti delle piante contenuti nel prodotto, posso infine affermare di considerarlo un vero e proprio depurativo della matrice extracellulare quindi di fatto ho preparato che va ad agire in profondità a livello tissutale operando gradualmente un processo di detossificazione a livello di tutti gli organi coinvolti.

RACCOMANDAZIONI SUL CORRETTO IMPIEGO

Uso Generale (benessere generale):

20 gocce 3 volte al giorno

 

Per la massima efficacia:

25 gocce 3 volte al giorno, oppure 40 gocce 2 volte al giorno

 

AGITARE IL FLACONE PRIMA DI OGNI UTILIZZO.

ASSUMERE CON POCO ACQUA E MANTENERE IL PRODOTTO IN BOCCA PER CIRCA 10 SECONDI PRIMA DI DEGLUTIRE.

BIOENERGEN VA ASSUNTO A STOMACO POSSIBILMENTE VUOTO.

Dopo l’assunzione è consigliabile bere da uno a due bicchieri d’acqua.